Ancora una giornata negativa per il petrolio, che per la terza sessione di fila scivola verso il basso, anche in maniera netta.
Il WTI è sceso finanche sotto la soglia dei 69 dollari al barile, mentre il Brent resiste poco oltre 71. Entrambi i benchmark sono su valori che non si vedevano da circa due settimane.
A pesare sul sentiment del mercato sono i timori che la rapida diffusione della variante Delta del COVID ridurrà la domanda di carburante. Sia gli Stati Uniti che la Cina stanno assistendo a un picco di contagi, e questo minaccia la domanda durante l’alta stagione estiva e potrebbe limitare il traffico aereo.
Negli Stati Uniti i ricoveri hanno superato i 50.000 per la prima volta da febbraio, e la media settimanale di casi giornalieri ha raggiunto i 72.790 venerdì, superando il picco registrato la scorsa estate. In Cina invece la variante Delta si sta diffondendo dalla costa alle città dell’entroterra.
Per quanto riguarda il lato dell’offerta di mercato, dopo i dati API di martedì che hanno mostrato un calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti di 0,879 milioni, nella giornata di mercoldì sono arrivati i dati a sorpresa dell’EIA (divisione del Dipartimento dell’Energia americano) che ha invece visto le scorte in salita di circa 3,6 milioni a 439,2 MBG, contro attese per un calo di 3,1 milioni.