Ancora una volta i dati sui prezzi al consumo della Svizzera non sono affatto entusiasmanti. Il mese scorso il Bundesamt für Statistik (Bfs, l’ufficio nazionale di statistica elvetico) aveva evidenziato un dato stabile allo 0,7% annuo, sotto le attese del consensus. Lo scenario si è ripetuto: l’inflazione sale allo 0,8% annuo ma ancora una volta il dato delude le attese degli analisti (0,9%).
Su base mensile, quindi nei confronti di ottobre, l’indice dei prezzi al consumo ha segnato un -0,1%, contro un +0,2% stimato.
Tenuto conto dei dati, difficilmente la BNS muoverà i tassi nel prossimo meeting di politica monetaria. Il tasso è a -0,75%, mentre la fascia obiettivo per il Libor a tre mesi resta fra -1,25% e -0,25%.
La lieve ripresa dell’inflazione nei mesi scorsi aveva permesso all’istituto centrale di alleggerire ritmo ed entità dei suoi interventi sul mercato forex, allo scopo di indebolire il Franco (ritenuto sopravvalutato).
Sul fronte valutario il cambio EurChf viaggia a 1,611 (in un anno ha messo su guadagni quasi del 10%) mentre il cross UsdChf si sta riavvicinando alla parità (fonte grafica broker ).