Dopo un paio di sessioni di rialzo, i prezzi del petrolio tornano a essere fiacchi. Il Brent si muove attorno a 71 dollari al barile, il WTI poco sotto la soglia dei 69.
L’International Energy Agency (IEA) ha rimarcato che la diffusione della variante Delta del coronavirus potrebbe rallentare la ripresa della domanda mondiale di petrolio. “Stimiamo che la domanda sia diminuita a luglio poiché la rapida diffusione della variante Delta del COVID-19 ha minato le consegne in Cina, Indonesia e altre parti dell’Asia”, rimarca l’IEA.
Invece nonostante le preoccupazioni sulla diffusione del virus, l’OPEC ha lasciato invariate le sue previsioni sulla crescita della domanda nel 2020 e nel 2022, alzando le aspettative di crescita dell’offerta al di fuori dell’organizzazione.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno invitato i principali produttori di petrolio a incrementare la produzione per contrastare l’aumento dei prezzi della benzina, che considerano una minaccia per la ripresa economica globale..
I dati ufficiali sulle scorte di mercoledì hanno mostrato che un calo di 0,447 milioni di barili, al di sotto delle aspettative del mercato. Il rapporto API di martedì ha indicato un calo di 0,816 milioni di barili.