Un paio di sedute molto positive, hanno consentito al franco svizzero di allontanarsi ulteriormente dal minimo di 1 mese di $ 0,924 (USDCHF) toccato la scorsa settimana.
Gli investitori negli ultimi giorni hanno preferito cercare valute rifugio viste le preoccupazioni che il rimbalzo economico globale sta rallentando, mentre si diffonde la variante più virulenta del delta coronavirus. I dati cinesi di lunedì hanno acuito queste incertezze.
E così il cross USDCHF è sceso a 0,912. La coppia adesso si agita su una zona molto calda, visto che ci passano sia la EMA50 che la EMA200. Inoltre siamo in corrispondenza del 38.2 Fibonacci, dove già nelle scorse settimane c’è stata un po’ di tensione (fonte grafica ).
Sul fronte della politica monetaria, la BNS ha affermato che sta mantenendo una politica monetaria espansiva al fine di garantire la stabilità dei prezzi, e per fornire supporto all’economia svizzera nella sua ripresa dall’impatto della pandemia.
La banca centrale ha aumentato le previsioni di inflazione allo 0,4% (contro lo 0,2% di marzo) nel 2021 e allo 0,6% sia per il 2022 che per il 2023, a causa dell’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi e dei servizi legati al turismo, nonché dei beni colpiti da strozzature nell’offerta.
Anche la crescita del PIL è stata rivista al rialzo al 3,5% per quest’anno ed è probabile che torni al livello pre-crisi entro la metà dell’anno.
