La banca centrale ha deciso di lasciare il costo del denaro al 4,35%, livello massimo degli ultimi 12 anni, per l’ottavo meeting consecutivo
La banca centrale ha deciso di lasciare il costo del denaro al 4,35%, livello massimo degli ultimi 12 anni, per l’ottavo meeting consecutivo
La media troncata annua dell’IPC, misura preferita dalla RBA, rimane ancora al di sopra della fascia obiettivo
Mentre l’indice dell’attività dei servizi rimane in zona espansione, quello manifatturiero delude ancora
I mercati non prevedono un taglio almeno fino a dicembre, ma potrebbe accadere anche dopo
Il board non esclude che ci saranno ulteriori aumenti dei tassi per controllare l’inflazione. Dipenderà, come sempre, tutto dai dati macro in arrivo.
Da quando si è verificata la croce d’oro, ossia la Ema50 che sale oltre la Ema200, il dollaro australiano ha guadagnato circa il 3%
La banca centrale mantiene il costo del denaro al 4,35% per la quinta riunione di fila. L’AUDUSD resta nel range
I mercati si aspettavano un atteggiamento più aggressivo dopo i recenti dati sull’inflazione
Il tasso di inflazione è sceso al 3,6%, meno del previsto. La RBA potrebbe tenere i tassi alti ancora per un po’
Secondo il mercato, il primo intervento sul costo del denaro ci sarà solo a settembre, e complessivamente sono previsti tagli per 50 punti base
Nessun cambio di rotta per la terza riunione consecutiva. Ma adesso la banca centrale non menziona più possibili nuove strette