Il FTSE Mib viene colpito duro soprattutto dal forte calo dei titoli petroliferi come Saipem (-3,22%) a Tenaris (-3,21%)
Il FTSE Mib viene colpito duro soprattutto dal forte calo dei titoli petroliferi come Saipem (-3,22%) a Tenaris (-3,21%)
Sul listino milanese si distinguono i settori materie prime (+3,95%), bancario (+3,39%) e assicurativo (+3,29%)
Soltanto Londra si salva dall'ondata di vendite. Complessivamente l'Eurostoxx50 ha perso il 4,7% questa settimana
Le grandi protagoniste del mercato sono le banche, interessate da voci di fusioni imminenti e relative smentite
Il listino è stato frenato soprattutto dalle banche, deboli in tutta Europa e penalizzate dalla prospettiva di tassi bassi a lungo
Sul listino milanese si mettono in evidenza i comparti vendite al dettaglio (+1,78%), chimico (+1,73%) e automotive (+1,56%)
Segni rossi in tutta Europa. il DAX30 di Francoforte precipita del 4,37% (Deutsche Bank è la banca più coinvolta nello scandalo)
Per Unicredit in particolare va in archivio una settimana in deciso calo di oltre il 6 per cento
Tim chiude in ribasso del 2,8%, l'Antitrust Ue potrebbe opporsi alla creazione di una società unica per la rete a banda larga
A Piazza Affari il FTSE Mib termina la seduta poco sopra la parità, guadagnando lo 0,04% a 19.963,99 punti
Brillano Fiat Chrysler (+9,01%) ed Exor (+5,91%), con gli investitori che reagiscono positivamente ai nuovi termini dell'aggregazione Fca-Psa