Gli stimoli di Pechino danno ottimismo perché è il principale partner commerciale della Nuova Zelanda
Gli stimoli di Pechino danno ottimismo perché è il principale partner commerciale della Nuova Zelanda
La decisione della banca centrale arriva dopo la discesa del tasso di inflazione annuale al 3,3% nel secondo trimestre
I dati macro hanno alimentato le aspettative che la FED potrebbe fare un taglio dei tassi più massiccio a settembre
Il mercato era convinto che la banca centrale avrebbe mantenuto il tasso stabile per il nono incontro consecutivo
Il report sull’occupazione ha spinto gli operatori a ridurre le probabilità sul taglio dei tassi di interesse da parte della RBNZ
In due settimane è scivolato del 3%, e lo scenario diventerà più cupo a causa della “croce della morte” (ossia la Ema50 che scende sotto la Ema200)
Il bene rifugio a stelle e strisce è stato spinto anche dal down dei computer di tutto il mondo, provocati dall’aggiornamento di CrowdStrike
L’istituto centrale ha mantenuto il tasso ufficiale di liquidità (OCR) stabile al 5,5% per l’ottavo meeting di fila
La banca centrale ritiene che il primo taglio dei tassi potrebbe avvenire soltanto nel terzo trimestre del 2025
La valuta neozelandese resta però su un trend ribassista dall’inizio di quest’anno (ha perso circa il 4%).
Nessuna sorpresa dal meeting di politica monetaria della RBNZ, che conferma il costo del denaro per la sesta riunione di fila