Il barile di Wti è salito a 81 dollari, il Brent è scambiato a 82,4 dollari. Entrambi i benchmark sono in rialzo di circa il 60% da inizio anno
Il barile di Wti è salito a 81 dollari, il Brent è scambiato a 82,4 dollari. Entrambi i benchmark sono in rialzo di circa il 60% da inizio anno
La forza del dollaro ha bloccato la corsa del metallo prezioso, in vista del meeting della Federal Reserve che dovrebbe annunciare il tapering
Il Brent si muove sugli 84 dollari al barile, il WTI si aggira sugli 86. Entrambi non vedevano tali livelli dal 2014
A inizio settimana l’OPEC+ ha deciso di laciare invariato il programma di aumenti nonostante le pressioni di alcuni paesi
Il cartello conferma l’aumento della produzione di 400.000 barili al giorno, come era previsto per novembre
Lunedì si riunisce il cartello dei produttori per valutare l’aumento della produzione a novembre e dicembre
Goldman Sachs ha aumentato le sue previsioni di fine anno per il greggio Brent, dicendo che potrebbe superare facilmente i 90 dollari
L’ultimo scatto ha spinto il Brent sui 77,4 dollari, il massimo da ottobre 2018
Nel frattempo l’OPEC ha ridotto le sue previsioni sulla domanda di petrolio per quest’anno, ma ha alzato le prospettive per il 2022
Intanto si registra una flessione più forte delle attese delle scorte americane di greggio
Le ricoperture sul dollaro – che comincia fiaccamente la settimana – e le notizie del blocco dei contagi Covid in Cina sono l’innesco per il rimbalzo dell’oro nero