I driver di mercato sono l’imminente meeting della FED e le turbolenze bancarie
I driver di mercato sono l’imminente meeting della FED e le turbolenze bancarie
Il premier Li Keqiang ha annunciato un obiettivo del PIL del 5% quest’anno, inferiore a quanto previsto dai mercati
A febbraio la produzione manifatturiera è salita a quota 52,6 (da 50,1 di gennaio), realizzando l’aumento più robusto da 11 anni
Il cambio tra dollaro e Yuan resta su 6.86, ma settimana scorsa la valuta cinese è stata messa sotto pressione
Nel 2022 il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato del 3% nel 2022, è il dato più debole dal 1976
Pechino ha dichiarato che intensificherà la vaccinazione tra gli anziani per abbattere ulteriormente il numero di contagi
La People’s Bank of China (PBoC) ha lasciato invariato il suo tasso sui prestiti bancari di riferimento (LPR) al 3,65%
A peggiorare la situazione sono stati anche i report guardo all’andamento del commercio internazionale cinese
Il cambio USDCNH scambia verso 7,2, nonostante gli sforzi di Pechino per stabilizzare la valuta cinese
Pesa soprattutto l’indebolimento delle prospettive economiche per la Cina, legate alla politica zero-Covid
La politica monetaria della People’s Bank of China rimane molto divergente rispetto alla Federal Reserve statunitense