Lo slancio al prezzo è arrivato dai tagli dei tassi di interesse in Cina e dalla pausa nel ciclo di inasprimento della Federal Reserve
Lo slancio al prezzo è arrivato dai tagli dei tassi di interesse in Cina e dalla pausa nel ciclo di inasprimento della Federal Reserve
Dopo un inizio di settimana promettente, la situazione si è di nuovo fatta pesante: Brent verso i 74 dollari, WTI a fatica sopra i 70
Il greggio viene fuori da un maggio pesantissimo, durante il quale i prezzi di Brent e WTI hanno ceduto circa il 10%
Cresce intanto l’attesa per la riunione del cartello OPEC+ che si svolgerà settimana prossima
I due benchmark erano precipitati anche sotto i 70 dollari, toccando i minimi di oltre un anno
L’AIE (Agenzia internazionale dell’energia) teme che possa esserci un deficit di offerta visti i tagli decisi dall’OPEC+ a inizio mese
La produzione verrà ridotta di un milione di barili al giorno a partire da maggio
Nell’ultimo mese di contrattazioni i due benchmark hanno perso quasi il 10%
La paura è che il caos innescato da Silicon Valley Bank e proseguito con Credit Suisse possa generare un umore molto negativo nell’intera economia
Prima dei dati sul lavoro USA, i timori di una nuova accelerata della FED sul fronte dei tassi aveva accentuato i timori per la domanda di greggio
Superato in breve tempo lo scossone innescato dai rumors (subito smentiti) riguardo alla intenzione degli Emirati Arabi di dire addio all’Opec