Nuova fiammata per le criptovalute durante questa settimana. Con un andamento però inedito rispetto al solito. Infatti Bitcoin non ha fatto da traino alle altre, ed anzi addirittura è stata tra le meno brillanti della Top20 negli ultimi giorni (rialzo poco superiore al punto percentuale).
è tornato comunque verso la soglia dei 60mila dollari (ma l’ha anche superata), e continua ad annusare l’area del massimi storici.
Non è un fatto da poco, visto che per alcune settimane si è mosso con andamento laterale, toccando occasionalmente minimi plurisettimanali. Negli ultimi due giorni però, ha infranto la resistenza a 57.500, poi quelle a 58.250 e 58.500. Segnali positivi che scatenano di nuovo i tori.
Ma se Bitcoin si è agitato parecchio senza cambiare granché negli ultimi 7 giorni, c’è invece chi ha corso parecchio.
Stiamo parlando di , volato del 120%, il maggiore guadagno settimanale dal 2017 (fonte grafica broker ).
La spinta è stata innescata dalla possibile svolta nello scontro tra la società madre Ripple Labs e la SEC (la Consob americana).
Il tribunale infatti ha accolto la mozione della società creatrice di per avere accesso ai documenti interni dell’Authority, dove verrebbe ammessa la sostanziale analogia tra la valuta digitale Xrp e le altre criptovalute. Questo farebbe crollare tutta la strategia legale della Sec stessa, che aveva classificato Xrp come “security token” (cioè come un asset finanziario qualunque) e non come “utility token” (che è proprio delle criptovalute). Intanto molti exchanger che avevano inibito la contrattazione di Xrp, potrebbero riaprire gli scambi.
Se dopo quell’iniziativa della SEC, il valore di era scivolato al minimo di 0,17 dollari, negli ultimi giorni c’è stata una impennata fino a 1,34 dollari, valore che non vedeva dal 2018.