Arriva la stretta monetaria in Russia, ma non è della misura che si aspettavano i mercati. La Bank Rossii infatti ha deciso di alzare il costo del denaro di 25 punti base, portandolo al 6,75%. Gli analisti però si aspettavano una stretta più vigorosa, di 50 pb.
Alla base della decisione della CBR c’è l’aumento dell’inflazione. Il tasso in Russia è salito al 6,7% ad agosto, al di sopra delle aspettative di mercato del 6,6% e al livello più alto dall’agosto 2016.
La banca centrale russa ha così adeguato la sua politica monetaria per riportare il tasso verso l’obiettivo del 4%, tenuto conto che le ultime previsioni suggeriscono che l’inflazione annuale rallenterà al 4,0-4,5% nel 2022.
I responsabili politici hanno anche notato che l’economia russa ha raggiunto il livello pre-pandemia durante il secondo trimestre di quest’anno.
La banca centrale russa ha anche affermato che c’è ancora spazio per ulteriori aumenti dei tassi nelle sue prossime riunioni.
Dopo il meeting di politica monetaria, il Rublo si è mosso poco. Il cambio USDRUB è a 72,90.
Come vediamo sul broker , la coppia di recente ha fatto breakout+pullback del trinagolo simmetrico, ma adesso sta nuovamente venendo fuori dalla figura, dopo essere rimbalzato sulla EMA50.
Nel frattempo sul fronte macro arriva anche il dato riguardo la bilancia commerciale. L’avanzo commerciale della Russia è aumentato a 23,19 miliardi di dollari a luglio, il più alto di sempre.