Le aspettative che la Federal Reserve comincerà a ridurre gli acquisti di obbligazioni a novembre, malgrado un’impennata di infezioni da COVID-19, sostiene l’indice del dollaro. L’Index prova infatti a riaffacciarsi verso quota 92,85 al livello più alto in 3 settimane.
A parlare di tapering è stato il presidente della Fed di Filadelfia, Harker, l’ultimo funzionario che sostiene l’inizio della riduzione di stimoli FED quest’anno (dopo quello di Dallas Robert Kaplan e quello di New York Williams).
Il DollarIndex si trova all’interno del pattern “megafono” (Broadening Formation), e sembra aver trovato supporto nella EMA50 (fonte grafica broker ).
Nel frattempo, questa settimana una sfilza di dati dovrebbe aggiungere alcuni chiarimenti su dove si trova la ripresa degli Stati Uniti. A cominciare dal CPI, passando per le vendite al dettaglio e la produzione industriale.
Intanto le aspettative di inflazione dei consumatori statunitensi per l’anno prossimo sono aumentate per il decimo mese consecutivo. Sono infatti arrivate al 5,2% ad agosto, nuovo massimo della serie.
Anche le aspettative di inflazione nell’orizzonte di tre anni sono aumentate di 0,3 punti percentuali, raggiungendo un nuovo massimo record del 4%.