Il petrolio estende i guadagni maturati venerdì, grazie soprattutto al calo dell’offerta statunitense provocata dall’uragano Ida.
Circa tre quarti della produzione petrolifera offshore del Golfo degli Stati Uniti, ovvero circa 1,4 milioni di barili al giorno, è rimasta ferma dalla fine di agosto per via del terribile evento atmosferico, che tanti danni ha provocato.
I futures sul greggio WTI e Brent sono aumentati fino a un massimo di 6 settimane. Il petrolio americano cresce a $ 70,6, mentre il Brent arriva a 73,6 al barile.
Nel frattempo, l’OPEC ha ridotto le sue previsioni sulla domanda di petrolio di 110.000 barili al giorno a una media di 99,70 milioni di barili al giorno nel quarto trimestre del 2021, a causa della variante delta del coronavirus.
Tuttavia, il cartello ha alzato le prospettive per il 2022. La domanda di petrolio è prevista in aumento di 4,15 milioni di barili al giorno l’anno prossimo, rispetto ai 3,28 milioni previsti a luglio. Secondo l’OPEC, il mondo continuerà probabilmente ad affrontare un deficit di offerta nei prossimi mesi.
Le previsioni dell’AIE sono previste per domani.