Comincia malissimo la settimana delle Borse. I timori legati alla crisi del colosso immobiliare cinese Evergrande da un lato, e la prudenza in vista del meeting della FED, hanno innescato un’ondata di avversione al rischio e le conseguenti vendite sull’azionario.
Milano va giù
A Piazza Affari il perde il 2,47% a 25.048 punti, dopo essere scesa sotto i 25.000 punti per la prima volta dal 26 luglio scorso.
Per Milano è la seconda peggiore seduta dell’anno.
Tra i 445 titoli trattati, 72 azioni hanno chiuso la sessione odierna in progresso, mentre 354 hanno chiuso in ribasso. Invariati i restanti 19 titoli.
Giornata pesante per le banche, tutte in coda al listino: Bper (-5,34%), Banco Bpm (-5,1%) e Unicredit (-4,71%),
Settore auto sotto pressione (Stellantis -4,47%) dopo la notizia di un’indagine negli Usa su circa 30 milioni di automobili prodotte da vari marchi tutte equipaggiate con airbag del produttore giapponese Takata, potenzialmente difettosi.
Scendono anche i titoili oil, in scia al ribasso del petrolio.
Sul hanno retto i titoli difensivi, come le utility (Terna +0,31% e A2a +0,03%) e Amplifon (+0,56%).
Male anche il resto d’Europa. Parigi cede 1,74%, a Francoforte il perde 2,31% nel giorno in cui si allarga a 40 società. Male anche Londra -0,79% e Madrid -1,2%.
Anche Wall Street chiude in forte ribasso. Lo segna -1,70%, il -1,78% mentre il -2,19%.