Mossa shock della Banca centrale turca, che di fronte ad una inflazione altissima e i problemi economici, decide di tagliare il tasso di interesse di riferimento.
Nel meeting di oggi infatti la CBRT ha operato un taglio di 100 punti base, portando il tasso di pronti contro termine al 18% (ben al di sotto del tasso di inflazione).
I mercati si aspettavano che il tasso sarebbe rimasto invariato, anche perché dopo le ultime uscite pubbliche del governatore Sahap Kavcioglu c’era stata una reazione forte dei mercati, che si sperava lo avrebbero scoraggiato a tagliare i tassi.
E invece l’istituto centrale ha assecondato le richieste del presidente Erdogan di ridurre i costi di finanziamento, adottando un taglio massiccio del costo del denaro.
Per giustificare l’ennesima mossa senza logica, la CBRT sostiene che la rigidità della politica monetaria aveva creato un effetto di contrazione sui prestiti commerciali. Inoltre l’aumento dell’inflazione – quella primaria in Turchia ha raggiunto il 19,25% ad agosto, livello che non si vedeva da aprile 2019 – viene cosiderato come transitorio, e quindi non preoccupante (!).
Val la pena evidenziare che il target dell’inflazione è del 5%, quindi quella attuale è quattro volte superiore.
La Lira TRY va a picco
Dopo la mossa della CBRT, la lira turca è sprofondata avvicinandosi al minimo record di 8.92 raggiunto a giugno, come vediamo sulla piattaforma del broker .
Le azioni della CBRT stanno convincendo gli investitori che i policy makers stiano al guinzaglio di Erdogan, e questo mina la credibilità internazionale della Turchia.