Il timore di politiche monetaria più restrittive provocate dalla corsa del’inflazione, mette di nuovo paura alle Borse che chiudono in calo. I dati macro in chiaroscuro brillanti sull’attività manifatturiera in Asia aggiungono debolezza al quadro. Ottobre comincia così all’insegna delle vendite.
A Milano il a fine seduta ha perso lo 0,27% e chiude a 25.615,31 punti.
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, svetta BPER che segna un importante progresso del 2,41%. Bilancio decisamente positivo per Banca Mediolanum, che vanta un progresso dell’1,60%. Unicredit +1,03% conferma l’ottimo momento dopo balzo di settembre.
In testa anche il lusso con Moncler (+2,2%).
Tra le peggiori Cnh (-3,1%) mentre tornano indiscrezioni di stampa sul futuro riassetto del gruppo. Vendite sui farmaceutici e su Stellantis (-1,5%) dopo la pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni francesi di settembre.
Segno meno anche per Ferrari (-0,66%) ed Exor (-0,25%).
Tra gli altri listini europei tentenna Francoforte, in ribasso dello 0,68%. Il DAX scende sotto quota 15mila – sia pure temporaneamente – per la prima volta da maggio . Calo deciso per Londra, -0,84%, mentre si muove poco Parigi, -0,04%.
Wall Street in preda alla volatilità a causa dell’incertezza sui piani di spesa del presidente Joe Biden. Lo segna +0,52%, il +0,82% mentre il +0,09%.