La corsa dei prezzi alimenta le aspettative di stretta anticipate da parte delle banche centrali, e questo fredda gli animi sulle Borse. I listini azionari europei così hanno vissuto una giornata difficile, anche se nel finale riescono quasi a dimezzare le perdite rispetto ai minimi di giornata.
Chiusura in calo per Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha perso l’1,35% a 25.605 punti.
In questa giornata negativa, solo cinque titoli hanno chiuso in positivo: Amplifon (+0,41%), Banco BPM (+0,11%), Fineco (+0,13%), Moncler (+0,43%) e Nexi (+0,71%).
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, le vendite hanno colpito i settori più ciclici.
In rosso le banche, in particolare Mediobanca (3,49%) nel giorno in cui Deutsche Bank ha tagliato il giudizio da buy a hold. Limita i danni UniCredit (-0,25%), grazie al possibile via libera all’acquisizione di Mps. In calo dello 0,84% Generali.
Non godono di buona salute i petroliferi, Saipem in calo del 4,2% e Tenaris del 4,29%.
Male le auto, che continua a risentire anche della carenza di chip. Stellantis ha perso il 3,56%.
In rosso le principali Borse europee. La peggiore è stata Madrid (-1,71%) a 8.775 punti, seguita dal di Francoforte (-1,46%) a 14.973 punti, Parigi (-1,26%) a 6.493 punti e Londra (-1,15%) a 6.995 punti.
Wall Street va in altalena: prima annaspa e poi inverte la rotta e chiude in rialzo. Lo segna +0,41%, il +0,30% mentre il +0,47%.