Le borse Europee chiudono in ordine sparso, tra timori per l’inflazione, crisi energetica e aspettative di inasprimento delle politiche monetarie da parte delle Banche centrali. Il sentiment degli investitori viene sostenuto però dalla speranza che la stagione delle trimestrali porti buone notizie su entrambe le sponde dell’Atlantico.
Piazza Affari archivia una seduta positiva dopo il passo falso della vigilia dettato anche dall’effetto stacco dividendi. A fine giornata l’indice segna +0,25% a quota 26.332 punti.
Tra le migliori di Piazza Affari c’è Enel +2,53%, grazie alle nuove notizie in arrivo dalla Spagna, dove il governo sarebbe pronto a rivedere le misure varate per far fronte allo shock caro-bollette.
Bilancio positivo per Exor, in progresso dell’1,39%.
Tra le banche spicca Banco BPM (+0,58%) grazie ai rumors del Financial Times sullo stallo delle trattative su MPS tra Tesoro e Unicredit, che potrebbe riaccendere i riflettori di un possibile assalto del gruppo di piazza Gae Aulenti verso Banco BPM.
Il petrolio ai massimi da sette anni spinge Saipem, +1,34%, e Tenaris, +1,26%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Intesa Sanpaolo, che ha terminato le contrattazioni a -1,63% dopo che gli analisti di Banca Akros hanno portato il rating sul titolo da accumulate a neutral. Tra i peggiori di giornata sul Ftse Mib si segnalano anche Banca Mediolanum (-1,82%) e Poste Italiane (-1,09%).
Cala Stellantis (-0,67%) che ha stretto una nuova alleanza sul fronte batterie, con TheF Charging.
Sotto pressione Telecom Italia, -1,20%, e Poste Italiane, -1,09%.
Tra i listini europei viaggia bene il di Francoforte, in crescita dello 0,27%. Londra e si muove pochissimo anche Parigi, -0,05%.
Il mercato americano chiude positivo. Lo segna +0,74%, il +0,56% mentre il +0,71%.