Martedì 19 ottobre è un giorno storico per Bitcoin. Quello del debutto al Nyse (New York Stock Exchange) del primo Etf sui futures della più famosa criptovaluta al mondo.
Il gestore patrimoniale ProShares aveva presentato un prospetto aggiornato venerdì alla Securities and Exchange Commission, l’autorità che regola i mercati finanziari americani, indicando il 18 ottobre come data approssimativa per il lancio del suo “ProShares Bitcoin Strategy“.
Il nuovo Etf si basa sui contratti sui prezzi futuri di Bitcoin, che sono scambiati sul Chicago futures exchange CME.
ProShares è riuscita a ottenere il via libera dopo che in 4 anni nessun tentativo era andato a buon fine. Ma si capiva che di recente il vento era cambiato.
Proprio sulla scia dell’ottimismo di questa novità, Bitcoin nei giorni scorsi ha superato la soglia psicologica dei 60.000 dollari (prima volta da aprile), ma al momento si è solo fermata a pochi passi dal record storico di 64.896 dollari, stabilito nell’aprile scorso.
Ma questo non rende meno forte la corsa di Bitcoin, che da inizio anno è andato oltre il +100% di rialzo (valeva 29.400 dollari).
Va da sé comunque che il primo Etf Usa sul Bitcoin è importante per tutto il mondo delle criptovalute, perché è una sorta di sdoganamento per questo tipo di asset, messo fortemente nel mirino delle critiche e delle normative.
Ricordiamo infatti che appena poco tempo fa, la Cina ha vietato le transazioni di criptovaluta.
Dopo l’Etf Proshares, in settimana è atteso anche il lancio del Valkyrie Bitcoin Strategy Etf. Ma diverse case emittenti si stanno preparando alla stessa mossa, che potrebbe fare da volano alla crescita dei valori delle valute digitali.