Cambia il costo del denaro in Russia. La Banca centrale ha infatti alzato il tasso di riferimento di 75 bps al 7,5% durante la riunione di ottobre, portandolo al livello più alto da giugno 2019. La mossa è andata oltre le attese degli analisti, che ipotizzavano un aumento di 50 bps.
La RCB aveva già effettuato una stretta a settembre, quando aveva aumentato i tassi di interesse di 25 punti base.
Secondo i responsabili politici l’inflazione si sta sviluppando sostanzialmente al di sopra delle previsioni della Banca centrale, e dovrebbe essere compresa tra 7,4 e 7,9% alla fine del 2021. Sulla base delle previsioni l’inflazione annuale aumenterà scenderà al 4,0–4,5% nel 2022 e rimarrà vicino al 4% oltre.
Se la situazione si svilupperà in linea con le previsioni di base, la Banca di Russia tiene aperta la prospettiva di ulteriori rialzi dei tassi chiave nelle sue prossime riunioni.
Dopo la decisione della RCB, il rublo ha sprintato sui massimi di 16 mesi.
Il cambio USDRUB infatti si è affacciato brevemente sotto la soglia dei 70, beneficiando della spinta datagli dalla continua crescita del prezzo del petrolio. Il greggio Brent, un punto di riferimento globale per le principali esportazioni russe, è sui i massimi da 3 anni a 85 dollari al barile.