Mossa hawkish della Banca del Canada, che ha deciso di interrompere a ottobre il suo programma di quantitative easing. Gli unici acquisti di titoli che farà, saranno solo per sostituire quelli in scadenza.
La Bank of Canada, che ha mantenuto il costo del denaro allo 0,25%, prevede che tale rimarrà fino alla metà del 2022. In precedenza però indicava una orizzonte all’interno della seconda metà del l’anno prossimo. Quindi la BoC vede la stretta più vicina.
Dopo le decisioni della BoC, il rendimento dei titoli di stato canadesi a 10 anni è rimbalzato a circa l’1,66%, mentre il tono più aggressivo della BoC ha spinto il dollaro canadese.
Il “Loonie” è arrivato fino ai massimi di 4 mesi contro il dollaro, visto che il cambio USDCAD è sceso a di 1,230 prima di riprendere un poco quota.
La banca centrale ha intanto tagliato le previsioni di crescita sia per il 2021 che per il 2022. Secondo la view della BoC, l’economia canadese dovrebbe crescere al 5% quest’anno, rispetto 6% ipotizzato in precedenza. La crescita dovrebbe decelerare al 4,25% nel 2022 e al 3,75% nel 2023.
Riguardo alla inflazione, l’istituto canadese ritiene che i driver di crescita dei prezzi si siano fatti più forti e persistenti del previsto. L’inflazione CPI rimarrà probabilmente elevata nel prossimo anno e tornerà a circa l’obiettivo del 2% entro la fine del 2022.