Dopo aver toccato i massimi pluriennnali ieri, Piazza Affari innesta la retromarcia assieme agli altri listini europei. Gli investitori portano a casa i recenti guadagni. Neppure le forti trimestrali oltreoceano (Google e Microsoft) hanno sostenuto i mercati europei, dove riaffiorano le preoccupazioni sul fronte crescita, con la Germania che taglia le stime 2021.
Sullo sfondo pesa anche il ritorno delle tensioni tra Washington e Pechino sul fronte tecnologico.
Il Ftse Mib segna in chiusura -0,61% a 26.806 punti.
In fondo al listino Nexi (-6,6%), in scia al tonfo a due cifre del concorrente francese Worldline e del forte calo di Visa a Wall Street.
Molto male oggi le banche in tutta europea con il tonfo del 7% di Deutsche Bank nel giorno della trimestrale. A Milano il titolo Bper è stato il peggiore con -2,44%, Banco Bpm ha ceduto l’1,77% e Intesa Sanpaolo l’1,15%.
Deboli nel giorno dei conti Amplifon (-0,97%) che ha riportato un utile netto di 106 mln nei primi 9 mesi 2021, e Italgas (-0,5%).
Ripiega Ferrari (-0,65%) dopo i massimi storici aggiornati ieri. Giù anche Campari (-0,85%) dopo il tonfo di oltre il 4% a seguito dei conti trimestrali.
Tra i pochi in controtendenza si salvano Enel (+1%) e Mediobanca (+0,1%) che ha terminato il trimestre con 262 milioni di utile (+31%), dato sopra le attese gli analisti.
Le altre piazze di Eurolandia: il di Francoforte va in calo frazionale dello 0,33%. Londra perde 0,33%, Parigi -0,19%.
Anche Wall Street chiude a marcia indietro. Lo segna -0,51%, il -0,74% mentre il +0,00%.