Le Borse europee chiudono in ordine sparso una seduta nervosa, durante la quale la BCE ha confermato il suo approccio da colomba, mentre dagli USA sono giunti dati deboli (che però non hanno spaventato): quello sul PIL è stato peggiore delle attese.
Dopo aver sfiorato quota 27mila punti, il archivia la giornata a 26.890 in rialzo dello 0,31%.
Le trimestrali che hanno tenuto banco a Piazza Affari. Tra le grandi aziende italiane che hanno diffusi i conti nella giornata odierna, STM è stata premiata dal mercato: +6,41% al record di 41,33 euro, con dati oltre le attese e guidance rivista al rialzo.
Giornata positiva anche per UniCredit (+0,58% a 11,492 euro) anch’essa protagonista di una trimeale oltre le attese e revisione al rialzo della guidance.
Bene anche DiaSorin (+4,32%), Amplifon (+3,34%) e Exor (+2,31%).
Malissimo Saipem (-10,98%) che chiude sotto quota 2 euro a 1,9415 euro dopo numeri peggiori delle attese e una guidance ridotta.
Male anche Nexi (-9%, che già ieri aveva risentito del calo della francese Worldline per la deludente trimestrale) e Tim (-5,67%) sui minimi da un anno dopo i risultati poco convincenti e la preoccupazione espressa dal primo socio Vivendi per l’andamento del business.
Tra le principali Borse, a Francoforte il segna -0,06% e archivia gli scambi a 15.696,33 punti. Londra passa di mano sulla parità (-0,05%). Corre invece Parigi, +0,75%.
Wall Street chiude in positivo sulla scia delle trimestrali. Lo segna +0,98%, il +0,68% mentre il +1,39%.