Il petrolio si muove oltre gli 84 dollari al barile, aspettando il summit dei produttori OPEC+ in programma giovedì (e prima ancora i livelli delle scorte Usa).
Il greggio Brent ripiega verso $ 84,5 mentre il WTI è sceso sotto $ 84 cancellando i guadagni delle ore precedenti.
La riunione OPEC+ è accompagnata da aspettative di nessun aumento importante della produzione, nonostante la pressione internazionale per aumentarla in modo da dare una calmata ai prezzi.
Lunedì, un sondaggio Reuters ha mostrato che la produzione di petrolio dell’OPEC è aumentata di 190.000 barili al giorno a ottobre. Quindi non è stata raggiunta la crescita di 254,00 consentita dall’accordo di fornitura, perché ci sono state interruzioni involontarie da parte di Nigeria, Libia, Congo, Guinea Equatoriale e Gabon, che hanno compensato l’aumento di forniture dall’Arabia Saudita e dall’Iraq.
L’ORO sbatte sui 1800
L’oro intanto si allontana ulteriormente dalla soglia dei 1.800, dopo aver fallito un altro test per riacciuffarla.
La forza del dollaro ha bloccato la corsa del metallo prezioso, in vista del meeting della Federal Reserve che dovrebbe annunciare il tapering. I mercati sperano di avere anche indicazioni sui tempi degli aumenti dei tassi di interesse statunitensi, che si prevede avverranno nel 2022.
Nonostante la reputazione dell’oro come copertura contro l’inflazione, i tassi di interesse più elevati aumentano il costo opportunità per detenere il metallo prezioso.