Ancora una giornata blanda per le Borse Europee, dove spicca il calo di Piazza Affari che è la peggiore del continente. Il focus del mercato resta sulle tensioni inflattive, dopo che l’indice dei prezzi alla produzione USA è salito all’8,6% a ottobre, poco sotto il +8,7% atteso dal consensus.
A Milano l’indice segna in chiusura -0,97% a 27.441 punti, complice una decisa accelerazione al ribasso nel corso del pomeriggio.
Pochi segni verdi a Piazza Affari, dove si mettono in evidenza Amplifon (+1,95%), Saipem (+1,00%), Campari (+0,87%) e Banca Generali (+0,70%).
Vendite generalizzate sulla maggior parte dei comparti. Cali forti per Banco Bpm -1,97% ed Enel -1,4%.
Anche Ferrari scende del 2% circa, per via dei realizzi dopo i recenti record.
In calo anche Unicredit (-0,84%%) che ha annunciato la cessione della rimanente quota della turca Yapı Kredi entro marzo 2022.
Male anche Fineco (-1,82%) nonostante l’utile netto record dei primi nove mesi.
Intermpump (-0,52%) ripiegata dopo aver toccato anche i nuovo massimi storici a 69,1 euro, in attesa dei conti trimestrali in arrivo domani.
In fondo al segmento principale ha chiuso Moncler (-3,14%), dopo un report di Goldman Sachs che ha tagliato le stime per il settore del lusso.
L’Europa viaggia con il freno a mano tirato. Il Cac40 a Parigi segna -0,06% e il a Francoforte -0,04%. Sottotono Londra che mostra una limatura dello 0,36%.
Wall Street si muove in territorio negativo e chiude in calo dopo il dato sui prezzi alla produzione. Lo segna -0,35%, il -0,31% mentre il -0,60%.