Sul calendario, quella di oggi era una giornata cerchiata di rosso per il mercato petrolifero. In programma c’era il meeting OPEC+, chiamato a decidere sull’ammontare futuro dell’output, nel mezzo di una situazione molto complessa.
Alla fine l’Opec+ ha scelto di confermare la sua policy di incremento progressivo dell’offerta, nonostante le aspettative del mercato di uno stop dovuto alle incertezze per la variante Omicron, e nonostante diverse opzioni sul tavolo. Tra queste c’erano la sospensione dell’aumento di gennaio o un aumento della produzione più basso.
Alla fine però il cartello ha deciso che andrà avanti con un aumento dell’offerta di 400.000 barili al giorno ogni mese, riducendo i tagli record concordati nel 2020 quando la domanda è crollata a causa del Covid.
Per tutta la giornata i prezzi del petrolio sono stati molto volatili. Dopo l’esito del meeting OPEC+, c’è stata dapprima una discesa dei prezzi, ma solo temporaneo. Poi il Wti è risalito verso 66,8 dollari mentre e il Brent a un passo da 70 dollari.
Il fatto di non aver toccato il piano di incremento della produzione è una mano testa ai Paesi importatori, dopo l’escalation di minacce e ripicche delle ultime settimane.
Va ricordato che USA e altri grandi economie hanno liberato le riserve per abbassare i prezzi, innescando la minaccia dell’OPEC+ di congelare o tagliare la produzione.