L’atteso dato sui Non Farm Payrolls finisce per deludere le aspettative, anche se il mercato del lavoro registra una maggiore discesa del tasso di disoccupazione.
Questo è l’esito del dato macro più atteso della settimana, che misura lo stato di salute dell mercato del lavoro a stelle e strisce.
L’economia statunitense ha creato 210mila nuovi posti di lavoro a novembre, il minimo da dicembre 2020. Il dato è stato molto più basso delle aspettative di mercato, che erano di 550mila.
Tuttavia il tasso di disoccupazione USA è sceso più del previsto al 4,2%, al livello più basso da febbraio 2020 (e nonostante un tasso di partecipazione al mercato al top da marzo 2020).
La retribuzione oraria media è invece aumentata di 8 centesimi (+0,3%), leggermente al di sotto delle aspettative di mercato dello 0,4% e dopo un aumento dello 0,4% a ottobre. È stato il più piccolo aumento della retribuzione oraria media da marzo.
L’indice del dollaro è dappirma sceso sotto 96, ma poi è rimbalzato in tiepido guadagno a 96,2.
Il cambio con l’euro (EURUSD) torna intanto sotto la soglia di 1,130, mentre il rendimento dei titoli di stato degli Stati Uniti a 10 anni è sceso al minimo di 10 settimane del 1.4003%
Gli investitori stanno digerendo i nuovi dati macro, bilanciandoli sia con le incertezze legate alla diffusione della variante Omicron, sia con le ultime novità riguardanti la FED.
Pochi giorni fa il presidente Jerome Powell ha aperto alla possibilità che la banca centrale possa accelerare il tapering nella sua prossima riunione.
Inoltre sono giunti commenti da falco da parte del policymaker della Federal Reserve James Bullard, che ha chiesto alla Fed di iniziare un inasprimento della politica monetaria per contrastare l’alta inflazione.