I listini europei chiudono la settimana con una seduta in calo frazionale. C’è stato un balzo di volatilità nel pomeriggio, dopo il nuovo dato sull’inflazione Usa (sui massimi da 40 anni) che aumenta la pressione sulla Federal Reserve per inasprire la politica monetaria.
Crea molti timori l’espandersi della pandemia anche negli Stati Uniti, e del rischio di una “Holiday crisis” per l’aumento dei contagi durante le feste Natalizie.
Piazza Affari strappa il segno più settimanale, pur chiudendo fiacca questo venerdì. Il Ftse Mib segna a fine giornata -0,36% a quota 26.721 punti.
A Milano viaggia ancora bene Unicredit, che dà seguito al rally della vigilia (dopo il nuovo piano industriale) segnando +0,59% sui massimi da due anni.
Bene Diasorin (+1,1%) e i difensivi, come Inwit +0,99% e le utility.
Perdite nel settore bancario: Banco Bpm (-1,5%), Bper (-0,75%) e Mps(-2,2%) hanno pagato il minore appeal da M&A viste le strategie per il futuro di Piazza Gae Aulenti.
Vendite su Ferrari (-1,5%) e su Moncler (-1,1%).
Nello scenario borsistico europeo, il di Francoforte riporta un moderato -0,1%. Londra flette dello 0,40%. Parigi scende dello 0,24%.
Wall Street intanto si muove in leggero rialzo. Lo segna +0,49%, il +0,16% mentre il +0,30%.