La BCE ha deciso di lasciare i tassi invariati, ma intanto annuncia una riduzione del ritmo degli acquisti nel prossimo trimestre, in virtù dei progressi nella ripresa economica (“La ripresa prosegue nonostante la nuova ondata e la variante Omicron“, ha detto la presidente Christine Lagarde).
Come da attese, i tassi d’interesse restano tutti fermi: il tasso principale a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%.
La Eurotower chiuderà le acquisizioni nette di PEPP entro marzo 2022 e ridurrà il suo programma di acquisti di attività nette a lungo termine a 20 miliardi di euro mensili entro ottobre 2022. Tali acquisti termineranno “poco prima che la Bce inizi ad alzare i tassi d’interesse“.
Tuttavia la banca centrale assicura che potrà riprendere gli acquisti “se necessario a fronteggiare shock negativi derivanti dalla pandemia“.
In ogni caso, dopo che sarà chiuso il programma Pepp a fine marzo, la Bce acquisterà debito “ad un ritmo mensile di 40 miliardi nel secondo trimestre 2022 e 30 miliardi nel terzo” tramite il preesistente programma App.
I funzionari della BCE hanno anche mantenuto la loro narrativa secondo cui l’ultimo picco dell’inflazione è ‘transitorio‘, anche se gli ultimi dati hanno mostrato che i prezzi al consumo a novembre sono aumentati di più dal luglio 1991.
Dopo il meeting della BCE, l’euro ha cominciato a cavalcare forte rispetto al dollaro. Il cambio EURUSD è risalito oltre 1,130.
La valuta unica ha preso vigore rispetto a tutte le altre valute principali, ad eccezione della sterlina che viaggia forte sulla scia della stretta a sorpresa della BoE.