Omicron fa un po’ meno paura, e questo spinge le quotazioni del petrolio verso un altro giorno di guadagni.
Questo mini-rally di cinque giorni ha spinto il prezzo del barile di WTI oltre i 76 dollari al barile, mentre il Brent viaggia oltre i 79 dollari. Entrambi i benchmark sono sui massimi di circa un mese.
Gli studi della scorsa settimana hanno suggerito tassi di ospedalizzazione più bassi e la disponibilità di più opzioni di trattamento da variante Omicron. Tutto questo si riflette in minori preoccupazioni riguardo l’andamento della domanda di carburante.
Inoltre nonostante la cancellazione di migliaia di voli, lo scorso weekend i numeri della mobilità sono stati forti.
Nella giornata di lunedì l’Inghilterra ha poi annunciato che non imporrà nuove restrizioni Covid prima della fine del 2021.
I prezzi del petrolio hanno guadagnato oltre il 50% quest’anno grazie alla ripresa economica globale e ai tagli all’offerta da parte dei principali paesi produttori di petrolio.
Proprio sul prossimo meeting dell’OPEC+ si concentrano adesso i mercati. La riunione ci sarà il 4 gennaio e il cartello dei produttori dovrebbe decidere di andare avanti con il previsto aumento della produzione di 400.000 barili al giorno a febbraio.