La sterlina chiude l’anno con uno scatto finale, che la porta sui massimi di un mese e mezzo rispetto al dollaro. Il cambio GBPUSD passa infatti di mano a 1,351, recuperando da un minimo di oltre un anno (1,32) raggiunto il 20 dicembre.
Da un lato c’è un clima di maggiore ottimismo, alimentato dal fatto che la variante omicron pare che avrà un impatto limitato sulla ripresa globale.
Dall’altro c’è l’impegno del governo del Regno Unito a evitare ulteriori restrizioni alla fine dell’anno.
Ma la spinta più forte è giunta dalla recente mossa della Banca d’Inghilterra, che ha sorpreso gli investitori alzando i tassi di interesse. Inoltre, i mercati hanno scontato fino a quattro aumenti della BoE il prossimo anno.
Nonostante questo sprint di fine anno, la sterlina chiuderà il 2021 con una perdita annuale di quasi l’1,5% rispetto al dollaro USA, poiché le preoccupazioni sulla ripresa economica del Regno Unito sono state esacerbate dall’aumento dei prezzi dell’energia, dagli aumenti record dei casi di COVID-19 e dalle tensioni post-Brexit sul protocollo dell’Irlanda del Nord.