Girano positivi i principali mercati di Eurolandia, che dopo un avvio stentato assorbono bene il meeting della FED svoltosi ieri.
La banca centrale USA che ha deciso di avviare la stretta monetaria a marzo. Una mossa comunque attesa dagli investitori, che invece sono stati sorpresi dai buoni riscontri macro in arrivo da oltreoceano. In particolare, il PIL statunitense (+6,9%).
A Piazza Affari, il ha terminato la giornata con un aumento dello 0,99%, a 26.882 punti.
A Milano spiccano i titoli energetici e le utilities. A2A (+3,67%) è il titolo più comprato. Corrono anche i petroliferi Tenaris (+2,88%) ed ENI (+2,43%), mentre è piatta Saipem -0,1%.
Ben intonate le altre banche, spcica BPER (+2,35%) ma corrono anche le altre: +1,87% Intesa, +0,88% Unicredit, +1,54% Mediobanca e +1,6% Banco Bpm. Una sponda è arrivata dai numeri oltre le attese diffusi da Deutsche Bank, con utile quadruplicato nel 2021.
Bene Hera (2,28%), che ha approvato il piano strategico al 2025. Corre anche STM (+1,93%).
Seduta negativa per molti titoli industriali. I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Prysmian, che ha archiviato la seduta a -2,34%.
Nello scenario borsistico europeo è tonica Francoforte, che registra +0,42%. Londra in rialzo dell’1,13%, guadagno anche per Parigi, +0,60%. Amsterdam +0,16% e Madrid +0,95%.
Intanto Wall Street parte tra gli acquisti ma poi chiude in territorio negativo. Lo segna -0,54%, il -0,02% mentre il -1,40%.