L’altalena dell’umore dei mercati continua anche in questo inizio di settimana, in base alle notizie che arrivano dall’Ucraina.
Le prime novità avevano dato speranza. Il presidente degli Stati Uniti ha accettato di incontrare la sua controparte russa per allentare le tensioni riguardanti la situazione in Ucraina. Questo vertice potrebbe avvenire nelle prossime settimane, a condizione che nel frattempo la Russia non invada l’Ucraina.
Ma l’entusiasmo iniziale è stato smorzato dal Cremlino, che definisce “prematura” l’organizzazione di un vertice Biden-Putin sull’Ucraina.
L’ipotesi di una soluzione diplomatica aveva inizialmente attenuato il clima di avversione al rischio che si respirava sui mercati, indebolendo la domanda di asset rifugio.
Ne aveva apprifittato l’euro, salito quasi a 1,139 sul dollaro (EURUSD). Intanto l’indice del dollaro si era indebolito sotto il livello di 96.
Poi le precisazioni del Cremlino hanno raffreddato gli entusiasmi, innescando una parziale marcia indietro dell’EurUsd e del DollarIndex.
Nel frattempo, gli investitori cercano ulteriori indizi sulla politica monetaria della BCE, poiché le pressioni sui prezzi continuano ad intensificarsi. Tuttavia il presidente della BCE Christine Lagarde ha ribadito la scorsa settimana che qualsiasi cambiamento nella politica della banca sarà graduale.
I mercati monetari vedono un aumento dei tassi di 10 punti base alla riunione di giugno e anticipano circa 50 pb di incrementi entro fine anno.