La guerra costringe la Bank Rossii a prendere una decisione forte. La Banca centrale alza infatti il tasso di riferimento al 20%, per via del “drastico cambiamento delle condizioni esterne“.
L’istituto moscovita ritiene necessario questo aumento shock, “al fine di rendere più attraenti i depositi“.
Le sanzioni scattate contro Mosca prevedono anche l’esclusione selettiva delle banche dal circuito dei pagamenti Swift.
Queste sanzioni hanno fatto già una vittima: Sberbank Europe, controllata dalla russa Sberbank, sia avvia verso il fallimento per il deterioramento della situazione di liquidità, a causa della significativa uscita di depositi.
Le sanzioni a seguito dell’invasione in Ucraina hanno inoltre innescato la corsa al dollaro visto come bene rifugio, e al tempo stesso la fuga dalla valuta russa. Il rublo è precipitato di quasi il 42%, spingendo il cambio USDRUB a toccare anche il massimo storico di 119, prima di ripiegare leggermente.
La banca centrale inoltre della Russia ha dato inoltre indicazione ai broker di non soddisfare temporaneamente gli ordini di vendita di titoli da parte di stranieri a partire da oggi.