Non si aspettavano grandi novità dal meeting della Bank of Japan, che ha lasciato invariato il tasso di interesse a -0,1% e quello per i rendimenti obbligazionari a 10 anni intorno allo 0%.
La decisione è stata presa con un voto di 8-1.
Il consiglio ha ribadito che non esiterà ad adottare ulteriori misure di allentamento, se necessario, aspettandosi che i tassi a breve e lungo termine rimangano ai livelli attuali o inferiori.
La posizione molto accomodante della BoJ si contrappone alle recenti mosse hawkish della FED e della BoE, così come si prepara anche la BCE.
Questa divergenza penalizza lo Yen, che è scivolato verso 119 per dollaro (USDJPY) dopo essere sceso per due settimane consecutive ai minimi da gennaio 2016.
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Il board della BoJ ha evidenziato che l’economia giapponese sta vivendo una ripresa, nonostante la pandemia e a diversi problemi dal lato dell’offerta. Tuttavia ha sottolineato che i rischi sono in aumento a causa della crisi ucraina, che sta destabilizzando i mercati finanziari e aumentando drasticamente i costi delle materie prime.
Riguardo all’inflazione, la Bank of Japan ritiene probabile che il tasso annua aumenterà chiaramente, riflettendo un trasferimento del costo delle materie prime. Potrebbe avvicinarsi o addirittura superare l’obiettivo del 2% della banca centrale nei prossimi mesi.