Marcia veloce il dollaro australiano, che tocca il massimo di quasi 5 mesi rispetto al collega americano.
A dare la spinta all’Aussie sono le prospettive di un inasprimento della politica monetaria da parte della Reserve Bank of Australia, che presto potrebbe ritoccare il costo del denaro, mettendosi sulla scia della FED.
Il presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, ha rilasciato alcune dichiarazioni da falco, accennando all’ipotesi di maggiori aumenti dei tassi statunitensi per frenare l’inflazione elevata.
Questo mette pressione anche sulla RBA, con gli investitori che vedono possibili incrementi dei tassi di interesse fino all’1,5% quest’anno, rispetto all’1,25% ipotizzato nelle proiezioni precedenti.
Il primo aumento dovrebbe arrivare già a giugno, anche perché ci sono motivi solidi per farlo. Il mercato del lavoro a febbraio ha mostrato che il tasso di disoccupazione in Australia è sceso al minimo da 14 anni del 4%.
Il cambio AUDUSD ha così raggiunto quota $ 0,744, come non accadeva da novembre scorso.
Come vediamo sul broker , la coppia è rimbalzata dopo aver disegnato un doppio minimo tra dicembre e febbraio.
Va evidenziato che il target di questo pattern è ancora lontano, verso quota 0,755. Questo potrebbe alimentare ulteriore ottimismo per i “tori“.
Nel frattempo, i verbali dell’ultimo meeting della RBA hanno mostrato che la banca centrale vede nella guerra in Ucraina la ‘principale fonte di incertezza‘, ma ha affermato che il consiglio è pronto a essere paziente mentre monitora l’evoluzione dei vari fattori che influenzano l’inflazione in Australia.