Nuova stretta da parte della banca centrale della Polonia, che però aumenta il costo del denaro meno del previsto.
Infatti nel meeting di giovedì, la Narodowy Bank Polski ha alzato il tasso di riferimento di 75 punti base, portandolo al 5,25%, ma le aspettative del mercato erano per un aumento di 100 punti base.
Nel frattempo, anche il tasso lombardo e il tasso di risconto sono stati aumentati di 75 punti base rispettivamente al 5,75% e al 5,35%.
Si tratta dell’ottavo aumento consecutivo del tasso principale, che raggiunge il livello più alto da dicembre 2012.
I responsabili politici hanno peraltro segnalato che è probabile che i tassi aumenteranno ulteriormente nelle prossime riunioni, ma hanno notato che la guidance della banca centrale potrebbe cambiare a causa delle condizioni economiche incerte provocate dalla guerra in Ucraina.
La NBP mira a combattere le pressioni inflazionistiche causate dall’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime agricole in tutto il mondo. L’ultima lettura dell’inflazione in Polonia è stata del 12,3%, al di sopra delle aspettative del mercato e al valore più alto dal dicembre 1997.
La banca centrale polacca ha attribuito 2,4 punti percentuali di inflazione direttamente alla guerra in Ucraina.
Il cambio con il dollaro continua comunque ad essere debole. A marzo l’USDPLN ha toccato il massimo di 22 anni a quota 4,58. La successiva ripresa dello Zloty è stata blanda, e attualmente il cambio viaggia su 4,44, dal momento che le prospettive di una stretta aggressiva della FED rimangono intatte, malgrado Powell abbia scongiurato l’idea di un aumento di 75pb nei prossimi meeting.