Il mercato del lavoro statunitense continua a correre, ma questo non dovrebbe cambiare molto la prospettiva della FED riguardo ai tassi. Almeno nel breve periodo. Anche perché secondo molti analisti il picco della ripresa del mercato del lavoro si sta avvicinando.
Ad aprile i Non Farm Payrolls segnano 428mila. Il dato è in linea con quello di marzo (rivisto da +431mila) e superiore alle stime degli analisti (391mila).
Il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 3,6%, contro il 3,5% previsto dal mercato. L’economia americana ha recuperato oltre il 90% dei 22 milioni di posti persi al picco della crisi provocata dal Covid, nella primavera del 2020.
Crescono anche i salari. Su base mensile l’incremento della paga oraria media si è attestato allo 0,3%, contro il +0,4% previsto e il +0,5% di marzo.
Su base annuale l’aumento è risultato pari al 5,5%, in linea con le attese e in marginale frenata rispetto al +5,6% del mese precedente.
I dati sul mercato del lavoro più forti del previsto hanno per un po’ amplificato i timori degli investitori di maggiori aumenti dei tassi di interesse Federali per domare l’inflazione. Ma questo timore è scemato cammin facendo.
Il è sceso a circa 103,4, ma rimane vicino al massimo di 20 anni toccato sopra 104.
Il biglietto verde cede un po’ di terreno anche contro l’euro ( a 1,055).
Intanto il rendimento del titolo del Tesoro statunitense a 10 anni ha superato il 3,1%, un livello che non si vedeva da novembre 2018.