Arriva una nuova mossa aggressiva da parte della Reserve Bank of New Zealand, che aumenta il tasso di interesse (OCR) di 50 punti base portandolo al 2%.
Si tratta del quinto aumento consecutivo del costo del denaro, e la decisione è in linea con il consenso del mercato (qualcuno ipotizzava anche una stretta di 75pb).
Il consiglio di politica monetaria ha segnalato che il tasso di interesse sarà portato a un livello maggiore rispetto alle previsioni precedenti, a causa della corsa dell’inflazione. La RBNZ ha previsto che il tasso raggiungerà il picco del 3,95% nel terzo trimestre del 2023.
L’istituto centrale ritiene che alzando preventivamente il costo del denaro, ridurrà il rischio che l’inflazione diventi strutturale, fornendo anche maggiore flessibilità in vista del contesto economico globale altamente incerto.
La RBNZ ritiene che l’economia interna sia forte, con un mercato del lavoro solido e un sostegno fiscale continuo, mentre dal punto di vista sanitario si riducono le restrizioni da COVID-19. Tuttavia, ritiene che i venti contrari sono ancora forti, tra l’incertezza globale e l’aumento dei prezzi.
La prospettiva di una RBNZ più aggressiva in futuro ha dato slancio alla valuta neozelandese, che tocca il massimo di 3 settimane rispetto all’Usd, come vediamo sul broker .
Il cambio NZDUSD raggiunge 0,65, dopo aver toccato di recente il minimo di 2 anni a 0,62. Adesso la coppia sta per testare la EMA50, e allo stesso tempo si appresta a pizzicare il Fibonacci 38.2 costruito sul movimento discendente avvenuto tra aprile e inizio maggio.