La pubblicazione dei verbali della riunione di maggio del FOMC non fa prevedere che la banca centrale Usa possa diventare più aggressiva in futuro, per frenare la crescita dei prezzi.
I membri del comitato hanno infatti votato in modo unanime un aumento del tasso di interesse di mezzo punto percentuale per domare l’inflazione, segnalando al contempo che sono probabili aumenti di dimensioni simili nei prossimi due incontri politici di giugno e luglio.
Tuttavia, i policy makers non sono riusciti a fornire un quadro chiaro del percorso di inasprimento che condurrà la Fed quest’anno. Alcuni hanno ipotizzato una pausa in autunno, altri hanno sostenuto una serie di aumenti di mezzo punto percentuale alle riunioni di settembre, novembre e dicembre.
Va detto che i membri del Fomc sono convinti che l’economia statunitense è forte, e che non ci sono rischi all’orizzonti di una recessione in arrivo.
Dopo le minute della FED, il dollaro ha mantenuto i guadagni maturati in giornata.
Il dollar Index ha recuperato dal livello più basso in un mese per consolidarsi sopra la soglia di 102.
Il biglietto verde recupera anche contro l’euro (EURUSD sotto 1,07), protagonista di un recente rally che ha portato la moneta unica a livelli mai visti in un mese.