Nonostante la fase di debolezza del dollaro, la sterlina resta sui minimi di due mesi rispetto al biglietto verde (toccati settimana scorsa a 1,367).
Ad appesantire la marcia della valuta britannica è l’annuncio della Banca d’Inghilterra che il suo capo economista, Andy Haldane, lascerà la banca centrale dopo la riunione di giugno. Haldane è stato visto come il membro più aggressivo del MPC, e i mercati credono che potrebbe essere sostituito da un politico accomodante.
Il cambio così scende verso $ 1,37 martedì pomeriggio.
Più marcato al perdita di terreno rispetto all’euro: il cambio sale a 0.868.
Nel frattempo, i dati macro evidenziano che il PIL del Regno Unito è aumentato dello 0,4% a febbraio (al di sotto del consenso dello 0,6%), a causa degli effetti delle restrizioni per affrontare il coronavirus. L’economia britannica è del 3,1% al di sotto dei livelli visti nell’ottobre 2020, il picco della ripresa iniziale, e del 7,8% al di sotto dei livelli pre-crisi.
Il Paese è entrato nella ‘fase due’ del blocco lunedì, con la riapertura di negozi, palestre e gallerie d’arte.
Novità potenzialmente importanti arrivano anche dal fronte politico. Il mese prossimo si terranno le elezioni locali e regionali in Scozia, e il primo ministro scozzese Sturgeon ha affermato che il primo ministro Boris Johnson non si opporrà a un secondo referendum sull’indipendenza, se il partito nazionale scozzese otterrà la maggioranza.