Giornata pesante per il settore delle criptovalute. Le indiscrezioni sul possibile giro di vite da parte del Tesoro Usa, a causa di possibili fenomeni di riciclaggio tramite proprio le valute digitali, ha provocato perdite a raffica di tutte le big del settore (tra 10 e 20%) a cominciare da .
Il prezzo di Bitcoin è sceso di 8mila dollari nel giro di pochissimo tempo. Non solo ha perso la soglia dei 60mila, ma ha abbattuto diversi livelli di supporto ripiombando sui 52mila (peggior calo intraday da febbraio), per poi ammorbidire la discesa e risalire sui 55mila.
Va detto che la notizia che ha scatenato l’ondata di vendite non è ancora ufficializzata (ne’ si conoscono gli importi che ne sarebbero oggetto), ma se così fosse sarebbe davvero qualcosa di pesante. Si parla infatti di banche e istituti finanziari coinvolti in questa opera di riciclaggio, che avrebbe innescato le indagini del Tesoro USA. Sarebbero imminenti i primi avvisi di garanzia agli interessati.
C’è chiaramente molto nervosismo sia tra i tori che tra gli orsi, perché questo evento dirompente non è controllabile ne’ prevedibile nei suii sviluppi.
Peraltro giunte in un momento di grande fermento attorno al , che soltanto pochi giorni fa aveva toccato il nuovo record a 64.869 dollari in concomitanza con lo sbarco al Nasdaq di Coinbase, la più grande piattaforma per lo scambio di cripotvalute.