Dopo il crash di qualche giorno fa, eccone un altro per le criptovalute. Di intensità minore, ma sufficiente a spingere sotto i 50.000 dollari. Uno scenario che fa sembrare lontano anni luce il record di 64.870 dollari, che eppure è stato toccato appena il 14 aprile.
Probabilmente questo scivolone si lega all’ipotesi di un drastico aumento delle tasse sulle plusvalenze, che è stato ipotizzato dal presidente Biden.
Il prezzo di si è aggirato attorno quota 55.000 negli ultimi giorni, una qauota che i tori sembravano in grado di poter proteggere. E invece l’ultimo scivolone ha fatto infrangere diversi supporti, tra cui il più importante quello psicologico a 50.000 dollari.
Bitcoin è inoltre scivolato al di sotto del supporto della media mobile a 50 giorni, che ha avuto una certa solidità durante questi giorni ribassisti.
Assieme a , hanno accusato cali pesanti anche le principali altcoin. Perfino , che aveva appena raggiunto un nuovo massimo storico sopra i 2.670, è scivolata pesantemente al di sotto dei 2.300.
Anche paga un prezzo pesante, visto che scende verso il supporto di 1,00 USD.