Ancora una volta le uscite pubbliche di Erdogan danno una mazzata alla Lira turca. Il sultano ha infatti affermato che i tassi di interesse devono essere abbassati nei prossimi due mesi, annunciando peraltro di averne già parlato con il nuovo governatore della banca centrale.
La conseguenza immediata è stato un tracollo della Lira, precipitata a un nuovo minimo record di 8,78 contro il dollaro ().
E’ la peggiore valuta emergente di questo 2021.
La Turchia è alle prese con un grave problema inflattivo, e giovedì dovrebbe essere reso noto il nuovo dato sui prezzi, che ci si aspetta siano in aumento al 17,3%, il più alto da maggio 2019.
Per contrastare questo fenomeno servirebbe alzare i tassi, come effettivamente ha fatto il vecchio governatore Agbal.
Ma questo non piace a Erdogan, che proprio per questo ha licenziato il vecchio capo della CBRT per mettere al suo posto Şahap Kavcıoğlu. Quest’ultimo, nel meeting di maggio, ha mantenuto invariato il tasso di pronti contro termine.
La situazione generale conferma il fatto che la banca centrale turca è incatenata dalla pressione politica. A ulteriore riprova c’è il fatto che appena pochi giorni fa, Erdogan ha rimosso il vice governatore Oguzhan Ozbas.