Nel meeting di luglio, come ampiamente previsto, la Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse a breve termine a -0,1% e ha mantenuto l’obiettivo per il rendimento dei titoli di stato giapponesi a 10 anni intorno allo 0%.
La decisione è stata assunta con un voto di 8-1.
La Banca guidata da Haruhiko Kuroda, nel rapporto trimestrale sulle prospettive, ha tagliato l’outlook sulla crescita del Pil per l’anno fiscale in corso. A causa dell’impatto del COVID-19, si è scesi dal +4% stimato ad aprile a +3,8%.
Il consiglio, tuttavia, ha mantenuto l’opinione che l’economia sia diretta verso una moderata ripresa, rivedendo infatti le sue previsioni di crescita per il prossimo esercizio. Per l’anno fiscale 2022-23 infatti le stime sul PIL sono state riviste al rialzo dal +2,4% precedente al +2,7%; quelle dell’anno fiscale 2023-2024 sono rimaste invariate al +1,3%.
Il consiglio ha anche rivisto le previsioni di inflazione al consumo, che ora sono nettamente più elevate, allo 0,6% rispetto alle precedenti previsioni dello 0,1%. Ciò a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia. Per l’anno fiscale 2022 l’outlook è stato rivisto al rialzo dal +0,8% precedente al +0,9%; per il 2023 le previsioni sono rimaste le stesse, di un’inflazione in rialzo dell’1%.
I responsabili politici hanno anche rilasciato una bozza del suo nuovo schema volto a incrementare i finanziamenti per le attività contro il cambiamento climatico, che offrirà alle banche prestiti a lungo termine a tasso zero. Il programma per il clima sarà lanciato quest’anno e durerà fino all’anno fiscale 2030.
Dopo il meeting della BoJ, il cambio USDJPY rimane oltre 110,16 contro il dollaro USA, dopo aver toccato i massimi di un mese la settimana scorsa.
Il sentimento è rimasto in sordina dopo che il governo del primo ministro Yoshihide Suga ha messo Tokyo sotto il suo quarto stato di emergenza COVID-19 lunedì scorso, mentre i casi continuano ad accelerare.