La Norges Bank si avvia ad una stretta il prossimo mese. Con una decisione unanime, la banca centrale norvegese ha mantenuto il tasso di interesse a zero, ossia il minimo storico, ma ha ribadito – per bocca del governatore Oeystein Olsen – che è probabile un aumento dei tassi a settembre (nel meeting del 23).
Se così fosse, la Norvegia potrebbe essere la prima economia del G10 a iniziare la riduzione dello stimolo.
Secondo i policy maker norvegesi, la riapertura dell’economia ha innescato una buona ripresa, mentre la disoccupazione è diminuita. Tuttavia, rimangono ancora incertezze sull’evoluzione della pandemia e sul suo impatto sull’economia del Paese.
A giugno, la Norges Bank ha alzato la sua previsione per la crescita economica per il 2022 al 4,1% dal precedente 3,4%. All’epoca dichiarò che prevedeva di aumentare i tassi quattro volte nel corso di 12 mesi, raggiungendo l’1,0% entro la metà del 2022.
Nel frattempo, l’inflazione di fondo è diminuita all’1,1%, ben al di sotto dell’obiettivo del 2%, ma si prevede che aumenterà nei prossimi mesi.
Dopo il meeting della Norges Bank, la valuta norvegese si è indebolita contro il dollaro. Il cambio USDNOK è salito a 9,014, raggiungendo i massimi di 9 mesi.
A penalizzare la corona è il clima di avversione al rischio globale, innescato dai verbali della Fed che mostrano che il tapering potrebbe iniziare già quest’anno.