Si è mosso poco il dollaro, nel primo giorno in cui gli investitori hanno potuto davvero digerire le dichiarazioni del presidente della Fed Powell.
Il numero uno della banca centrale ha detto durante il simposio di Jackson Hole che la Fed probabilmente ridurrà lo stimolo quest’anno, anche se non c’è nulla di certo sull’aumento dei tassi, segno che il sostegno alla politica della Fed sarà ritirato con cautela e gradualmente.
Nel corso dei prossimi giorni verranno resi noti alcuni dati economici, tra cui il rapporto sui salari e ISM PMI, che mostreranno lo stato della ripresa economica degli Stati Uniti, ma soprattutto i Non Farm Payrolls in uscita venerdì.
Proprio dai dati sul lavoro i mercati attendono ulteriori indicazioni per capire i tempi del cosiddetto tapering.
Intanto a luglio il numero di compromessi per la vendita di case negli Stati Uniti è calato per il secondo mese consecutivo, deludendo le attese. Tutte e quattro le macroregioni hanno visto diminuire le transazioni anno su anno.
Sul fronte valutario, l’indice del dollaro è rimasto sotto quota 93 lunedì, vicino a livelli che non si vedevano da 2 settimane.
Il cambio EurUsd è intanto scambiato intorno a 1,18, oscillando intorno al suo livello più forte per oltre tre settimane. La valuta comune ha toccato il minimo di dieci mesi a $ 1,166 il 20 agosto.